La competizione ciclistica più famosa del mondo, il Tour de France, è iniziata lo scorso weekend con 22 team pronti a correre attraverso 34 città. Non manca il team EF Education First Pro Cycling con otto diversi corridori di otto diverse nazionalità e cinque diverse lingue madri.
A un occhio inesperto, una gara di ciclismo su strada può sembrare uno sport individuale con tutti i 176 corridori che disputano per 21 giorni per il podio finale; in realtà è un gioco molto più collaborativo e tattico. EF Pro Cycling si basa su un’attenta coordinazione del team, gestione delle abilità dei corridori, delle loro energie e situazione sul percorso e soprattutto il vento.
I primi corridori del peloton ( il gruppo principale) spendono molta più energia di quelli più indietro. È cruciale far lanciare all’attacco il leader del team solo al momento giusto. I corridori comunicano costantemente tra loro e con lo staff di supporto e persino con i team rivali in un gioco continuo.
Leadership su strada
Alla vigilia della grande partenza di questa gara storica, ci siamo incontrati con Rigoberto Uran del team EF Education First Pro Cycling e contendente GC, la categoria più veloce nelle gare ciclistiche, che si è classificato secondo nel Tour de France 2017. Abbiamo ricevuto degli spunti sulla comunicazione e la leadership di un gruppo internazionale e dei parallelismi con il mondo del business.
Come molte aziende multinazionali, costituite da individui talentuosi di ogni parte del mondo, la squadra EF utilizza l’inglese come lingua principale.
“La comunicazione è super importante. Siamo al Tour de France con 8 corridori, 8 diverse nazionalità e tutto viene gestito in inglese. Come pianifichiamo la tappa, cercando i punti per attaccare il peloton, come difenderci e molto altro. È un messaggio per tutto il team, non solo per i corridori perché tutti devono avere le stesse informazioni.”
Portare un corridore a esprimere il suo meglio durante il Tour è un case study sul lavoro di squadra e tutti gli oltre 40 membri del team hanno un ruolo cruciale:
“è proprio come un’azienda. Per me sono tutti molto importanti, i corridori sono davvero importanti ma anche i meccanici che riparano e preparano le nostre bici. I massaggiatori, gli chef, gli allenatori e i direttori sono tutti fondamentali. Senza di loro sarebbe impossibile competere nel Tour de France.”
Rigo è sia un imprenditore sia un atleta quindi sa come raggiungere i propri obiettivi sulla strada e nella vita. L’etica di team che si trova nel ciclismo è la stessa che si ritrova in un meeting aziendale:
“In azienda bisogna lavorare come un team. Ognuno vuole mostrare i suoi risultati ma lavoriamo tutti per la stessa azienda e dovremmo puntare tutti allo stesso obiettivo. Accade lo stesso nel ciclismo: vediamo qualcuno salire sul podio ma ci riesce grazie al team che li supporta facendo l’impossibile per aiutarlo.”
Qual è lo stile di leadership di Rogo in sella e non?
“Un leader deve trasmettere rispetto per i suoi compagni, il loro lavoro e nel momenti di gloria o di panico è importante mantenere il sangue freddo e non preoccuparsi troppo delle piccole sconfitte e vittorie.”
E le frasi preferite di Rigo per gestire il team?
“Ragazzi, state calmi… nessuno stress al momento… continuate….continuate…”
Forza attraverso la diversità
Come numerosi studi hanno mostrato, un team variegato ha molto più successo. Per vincere un grand tour devi avere diversi talenti e idee:
“Ognuno ha la sua specialità, alcuni sono molto forti sulle tappe in paino, altri sulle montagne ma la cosa più importante è puntare alla vittoria per la squadra.”
“Il leader deve dare informazioni ma anche ascoltare perché molti corridori hanno informazioni migliori di uno solo. Tutti hanno una voce e ogni voce è importante.”
Mantenere una serie di successi è necessaria la cultura dell’innovazione e un continuo miglioramento di ogni aspetto di ogni attività in una sorta di “kaizen” sportivo:
“Credo che tutte le aziende siano come i team di ciclismo. Nel ciclismo cerchiamo di essere ogni giorno più veloci quindi studiamo l’aerodinamica, i vestiti, i materiali per le bici, i metodi di allenamento… Continuiamo a migliorare. Devi evolverti, se resti nel passato perderai perché quei metodi non funzionano più.”
Come con i team nel ciclismo, il personale è sparpagliato per il mondo e molti corridori devono passare tanto tempo ad allenarsi da soli dove vivono. Questo non fa che aumentare il bisogno di una comunicazione in inglese digitale ed efficace oltre i confini nazionali tra i corridori, gli allenatori e il resto dello staff.
Fortunatamente, durante l’allenamento in Colombia, Rigo è riuscito a migliorare il suo inglese così come la sua forma fisica sfruttando la formazione online di EF.
“Sono molto contento perché posso portare il mio corso con me su pc, tablet e smartphone. Quando mi alleno a casa è ottimo perché posso connettermi in qualsiasi momento, è divertente, è facile trovare bravi insegnanti e puoi conoscere persone da diverse nazioni in una sola lezione.”
Rigo spera anche di fare un corso intensivo e personalizzato all’Executive Langugage Institute di EF a Boston dopo la fine della stagione:
“Ovviamente devi iniziare con una prima fase: ora sto studiando con il corso online di EF e mi sta aiutando molto ma voglio trovare il tempo per fare una full immersion all’estero per condividere di più con persone da tutto il mondo. Credo sarà una gran bella esperienza.”
Segui Rigo e EF Education First al Tour de France dal 6 al 28 luglio 2019 su
www.efprocycling.com