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EF Student Stories: Alessia e la sua avventura a San Diego

Abbiamo chiesto ai nostri Studenti di raccontarci le loro esperienze: cosa hanno amato di più del loro soggiorno all'estero? Quali sono le attività a cui hanno partecipato? Cosa si sentono di dire a chi sta per partire? Ecco cosa ci raccontano!
EF Student Stories: Alessia e la sua avventura a San Diego

Ciao a tutti, sono Alessia. Sono stata a San Diego, in California, per un mese e mezzo, partendo il 30 ottobre e tornando l’11 di dicembre. Ecco la mia esperienza!

La prima cosa che mi ha colpito è la grandezza del campus e degli spazi in comune, infatti ho conosciuto tantissima gente di nazionalità diversa. Mi piace tantissimo conoscere gente nuova. Inoltre vivi con persone diverse, secondo me questo ti responsabilizza molto. La seconda cosa che ho amato è come le lezioni per imparare l’inglese siano dinamiche e quindi diverse dalla solita lezione che facevo in Italia. Abbiamo fatto un sacco di attività, secondo me questo ti permette di apprendere di più e con più facilità. La terza cosa che ho amato è l’America, un posto diverso dall’Italia ma bello, visitare a così poche ore di distanza delle città famosissime. Insomma un’esperienza che rifarei al 100%!

Con altri studenti ho visitato la città, sono andata a cena fuori scoprendo nuovi piatti, inoltre ho organizzato viaggi sia con gente che frequentavo tutti i giorni sia con gente di EF Santa Barbara (conosciuti durante il trip a Las Vegas, incredibile la vita).

Forse il momento più intenso è quando passi delle semplici serate nelle stanze insieme ai tuoi amici e ti diverti, ridi, non vorresti più tornare. Non serve tanto per rendere un’esperienza indimenticabile, bastano le persone giuste.

Questa esperienza mi ha cambiato in tante cose: mi ha responsabilizzato ancora di più, mi ha fatto capire quando un rapporto va portato avanti e quando no. Nella vita reale avendo ognuno i propri spazi si è molto più tolleranti, qui no, con una persona o ci stai bene o non ci stai perché ci passi quasi 24h su 24h insieme. Poi mi ha permesso di buttarmi in ogni attività anche non conoscendo nessuno, non vergognarmi del mio livello di inglese inoltre parlando in pubblico.

A tutti consiglio di buttarsi, di non sentire le cose negative ogni percorso è a sè. Inoltre consiglio di non badare a tutto il contorno, l’esperienza te la crei tu. Non stare in camera, esci e visita più che puoi, è un’esperienza a unica.

Ho sicuramente migliorato molto il mio inglese, c’è comunque ancora da lavorare, ma sicuramente ho acquisito un sacco di competenze in più che in Italia studiando e basta non avrei raggiunto.

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