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EF Student Stories: Erika e un’esperienza tutta californiana

Abbiamo chiesto ai nostri Studenti di raccontarci le loro esperienze: cosa hanno amato di più del loro soggiorno all'estero? Quali sono le attività a cui hanno partecipato? Cosa si sentono di dire a chi sta per partire? Ecco cosa ci raccontano!
EF Student Stories: Erika e un’esperienza tutta californiana

Erika ci racconta la sua Vacanza Studio a San Diego grazie alla quale è riuscita a coronare uno dei suoi più grandi sogni.

Raccontaci la tua esperienza con EF!

Sono stata a San Diego, CA nel settembre 2019 per tre settimane dopo esser già partita con EF l’anno precedente per Miami Beach. Sono partita da Venezia il primo settembre emozionantissima per questa nuova esperienza e, fortuna ha voluto che le due ragazze sedute affianco a me nel volo per San Diego avevano come destinazione il Campus di EF. Una volta arrivata, dopo aver svolto la solita prassi di consegna chiavi delle camere, foto per il badge, etc sono salita nella mia camera dove ho conosciuto le mie compagne di stanza.

All’inizio non è semplice, sei in uno stato che non è il tuo, dove parli una lingua che non è la tua con persone che non hai mai visto nella tua vita ma è proprio questo il bello dell’esperienza, riuscire a buttarsi e a superare quel muro che ci frena dal provare nuove emozioni e vivere esperienze che ricorderemo per sempre.

Sono state tre settimane super intense, lezioni dal lunedì al venerdì e il weekend 24 ore su 24 in auto per visitare posti nuovi. Il bello di San Diego è che ci sono tantissimi luoghi veramente belli e diversi da quelli a cui siamo abituati qui in Italia a soli 15/20 minuti d’auto fino alla possibilità di visitare, in sole due ore d’auto, una delle città più grandi degli States, Los Angeles.

Terminate le tre settimane era arrivato il momento della partenza, il momento sicuramente peggiore di tutta l’esperienza…era passato tutto troppo in fretta e io ho pianto dal momento in cui ho portato le valigie fuori dalla porta della mia camera fino ai due giorni successivi al mio ritorno a casa.

Quali sono le tre cose che più hai amato nella città in cui sei stato?

Ho avuto la fortuna di poter visitare molte città americane e San Diego è l’unica in cui in un futuro mi ci vedrei a vivere. È incredibile come una città così grande possa essere considerata, a mio parere, a misura d’uomo. Questa quindi è certamente la prima cosa che ho amato… il fatto di non essere caotica e incasinata come una grande metropoli, nonostante sia veramente molto grande e ci siano un’infinità di posti da vedere. La seconda cosa è la popolazione locale, sono sempre di buon umore! È una cosa incredibile, in qualsiasi posto andassi c’era sempre qualcuno che ti accoglieva con il sorriso, che ti augurava buona giornata e che chiedeva cosa ne pensassi della città e della California in generale. La gente trasmetteva allegria e spensieratezza, come se tutto andasse sempre per il vero giusto.

La terza cosa che ho amato di più sono stati i tramonti…una sola parola: mozzafiato! A San Diego ho visto i tramonti sull’oceano più belli che io abbia mai visto, alcuni non sembravano nemmeno reali da quanto colorati ed intensi fossero.

Ci racconti il momento più intenso che hai vissuto durante la tua esperienza all’estero?

Il momento più intenso è stato indubbiamente riuscire a realizzare il mio sogno: vedere il Grand Canyon! Per me è sempre stato, fin da piccola, uno dei posti che avrei voluto vedere almeno una volta nella vita e, riuscire a vederlo grazie a questa esperienza e con delle persone con cui ho condiviso tantissimi bei momenti, è stata un’emozione unica. Inizialmente, non era certo che saremmo riusciti ad andarci per questioni di tempo infatti, avevamo a disposizione solamente due giorni ma poi, per fortuna, togliendo un po’ di tappe intermedie i miei amici mi hanno accontentata (ho insistito per una settimana, ma so che mi vogliono bene 😊). Quello è stato il momento più bello di tutta l’esperienza. Riuscire a vedere il Grand Canyon dal vivo mi ha riempita di felicità, in quel momento niente e nessuno avrebbe potuto togliermi il sorriso.

In che modo ti ha cambiato questa esperienza?

Questa esperienza, più delle altre, mi è servita per capire quanto anche le piccole cose possano renderci felici. Ho instaurato delle amicizie davvero molto forti e che, ancora oggi, a distanza di un anno e mezzo e una pandemia globale, riesco a portarmi dietro. Sono maturata molto, mi ha fatto capire di chi ho bisogno e di chi no, di chi mi vuole bene e di chi invece stava con me solo per bisogno, mi ha resa più indipendente e più forte. La prima volta che sono partita con EF sono stata quasi sempre con gli italiani, a SD invece ero quasi tutto il tempo con persone di altre nazionalità e questo mi ha aiutata a confrontarmi con molte più persone e a conoscere modi di fare, dire e pensare differenti dai miei.

Che consigli daresti a chi deve partire con EF o è incerto sulla partenza?

Più di una volta mi è stato chiesto se è una esperienza da fare o no, la mia risposta è: assolutamente si! È un’esperienza che a parer mio deve essere fatta almeno una volta nella vita indipendentemente dall’età e dalle proprie capacità. È una cosa che serve, aiuta a crescere, a migliorare linguisticamente, a diventare indipendenti, autonomi e si impara ad uscire da quella che è la nostra comfort zone.

Partire con EF ti arricchisce!

Il consiglio che do sempre è non aver paura, la paura frena e nel contesto di un viaggio studio è l’emozione più inutile di tutte. Aver paura significa limitarsi, significa non vivere l’esperienza al meglio o addirittura rischiare di non viverla affatto. Quello che dico sempre è che li, al campus, tutti i ragazzi sono nella stessa identica situazione, sono tutti li “da soli” che devono parlare una lingua differente da quella d’origine per cui aver paura di restar soli o di non farsi capire è una cosa inutile, controproducente e immotivata. In qualche modo quando si è li, lo dico per esperienza, ci si fa capire, le amicizie si instaurano e le esperienze si fanno. Bisogna buttarsi, avere il coraggio di fare qualcosa di nuovo perché abbiamo solo da guadagnarci, è una fortuna che non tutti possono avere quindi, se l’occasione di viaggiare ed imparare ti viene data, coglila!

Pensi di aver acquisito competenze utili anche per il tuo futuro lavorativo?

Certamente, l’inglese oggi giorno è sempre più importante in ambito lavorativo e sapermi muovere senza difficoltà in una lingua che non è la mia è una competenza che assolutamente ritengo utile. Inoltre, grazie a questa esperienza, ho imparato ad affrontare i problemi e le difficoltà con una mentalità diversa e questo sicuramente mi sarà utile in ambito lavorativo. Non bisogna mai arrendersi o scoraggiarsi!

Se dovessi saltare su un aereo in questo momento, quale sarebbe la tua destinazione EF?

Sydney

Cosa aspetti? Fai come Erika e parti alla scoperta di una nuova destinazione per migliorare le tue competenze linguistiche, prepararti al meglio per il tuo futuro e stringere tante nuove amicizie che porterai con te per sempre.

Sei già partito con EF e vuoi entrare a far parte della grande famiglia degli EF Ambassadors? Scrivi un’email a [email protected] e preparati a nuove avventure!

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