EF Academy Blog
Storie dalle nostre scuole internazionali
MenuLavorare per EF

Casa per anime vagabonde: la strada fino ad ora

Casa per anime vagabonde: la strada fino ad ora

Quando non hai più bisogno di lasciare la tua casa per fare shopping e fare la spesa, quando hai una quantità infinita di informazioni che è contenuta nelle tue tasche e il mondo è letteralmente a portata di mano, ti aspetteresti che la vita fosse più semplice. Dopo tutto, questo è l’obiettivo principale dell’avanzamento tecnologico, in nome di un futuro migliore. Cerchiamo di rendere il mondo più piccolo e più accessibile, riducendo le distanze utilizzando la tecnologia. Ma il fatto è che la vita sembra sempre più complicata e si fatica a vedere la luce alla fine del tunnel. Ora, non sto parlando di grandi problemi globali. No. Nel nostro mondo moderno, saturo di infinite possibilità di scelta su tutto e ogni cosa, sembriamo in procinto di perderci come specie. È come se non riuscissimo a gestire la molteplicità di possibilità che la vita ci offre. Visto che non riusciamo nemmeno a decidere cosa vogliamo mangiare per pranzo, non ci sorprende che molti di noi non sappiano cosa fare della propria vita.

Per rimediare a questo, o per lo meno per renderci insensibili a questi fatti spaventosi, spesso occupiamo il nostro tempo con compiti poco impegnativi. Dopo tutto non possiamo vivere con convinzione se non vogliamo farlo. Questa progressiva perdita della nostra identità e dei nostri obiettivi si manifesta in varie malattie mentali, visto che siamo emozionalmente incapaci di gestire il tempo. Con ogni nuovo telefono o computer o qualsiasi cosa sulla quale indugiamo impulsivamente, ci facciamo del male, intensificando il vuoto dentro noi. Chiaramente non baso le mie parole su evidenze scientifiche. In ogni caso, non è una coincidenza che tutti in questo momento stiano cercando di dare nuovo significato alla propria vita, che la società stia diventando più depressa e che si stia arrendendo al suicidio o ad atti di violenza.

Tutto questo non è per dire che bisognerebbe smettere di utilizzare la tecnologia e trasferirsi sulle montagne per vivere come eremiti. Significa solo che dobbiamo trovare nuovi e più equilibrati modi di vivere e dobbiamo trovare una dimora per le nostre anime vagabonde.

Non molte culture credono nelle malattie mentali e in questa condizione di perdita della ragione di vita. É altamente stigmatizzato e ci si aspetta sempre che le persone agiscano in modo coerente e che sappiano perfettamente cosa stanno facendo, che siano sempre felici e grandiose.  Ma questo non è sempre possibile. É normale sentirsi persi di tanto in tanto, nessuno sa esattamente cosa sta facendo della propria vita. La sicurezza è tutta una facciata perchè nessuno vuole ammettere e mostrare quanto è spaventato dall’incertezza del futuro. Ammetterlo prova quanto sia vero anche se tutti preferiremmo vivere nella negazione e nell’ignoranza. Questo è l’unico modo che abbiamo di sopravvivere senza essere distrutti e senza avere crolli psicologici ad ogni svolta. Non è un compito facile adattarsi a questo nuovo mondo in cui viviamo e trovare un equilibrio vitale. C’è così tanto nel mondo che richiede continuamente la nostra attenzione aggiungendosi a tutto il resto, per sfinire le nostre già vuote riserve di energia e di speranza.  In ogni caso, mi piacerebbe ricordarvi che di fronte ad eventi orribili noi umani siamo abituati ad essere resilienti. Guerre, fame, distruzione, non importa cosa accada: siamo sempre pronti a trovare la strada di casa. A volte ci vuole un secondo, ma torniamo sempre sulla strada giusta.

Ora, ciò che devi fare se ti senti schiacciato dalla vita è parlare con qualcuno e chiedere aiuto. Non c’è nulla di vergognoso in quel qualcosa che senti. Come si dice, allo stesso modo in cui prenderesti un appuntamento dal dottore se fossi in agonia fisica, dovresti fare lo stesso se sentissi una sofferenza emotiva. Una ferita emotiva merita la stessa identica cura di una fisica e solo perchè non la vedi non significa che non sia li. Non sei pazzo e non sei inutile nè solo: sei sano, rilevante e amato.

Un altro consiglio che mi aiuta personalmente è quello di viaggiare. Non c’è bisogno di andare dall’altra parte del mondo, basta un breve tratto in macchina per raggiungere un posto sconosciuto. Il trucco è quello di sperimentare di più della vita, che ti mostra  che ci sono più delle quattro mura della propria stanza e più del proprio paesino. Quando viaggi e ti fai coinvolgere dal momento, sperimenti cose nuove che ti consentono di ottenere nuove prospettive e nuovi modi di vedere. Quindi, smettila di comprare cose non necessarie e risparmia per viaggiare. O, se hai già avuto la fortuna di andare ovunque si possa andare e ti è avanzato qualche soldo vai su GoFundMe per permettermi di viaggiare di più. Scherzi a parte, magari aiuta qualcuno a trovare la propria strada donando o ispirando gli altri a vivere in modo genuino.

Dopo un po’, ogni volta che guarderai indietro, la strada fatta ti mostrerà che nonostante la vita sia complicata, va avanti e tu vai avanti con lei.

Scritto da Eugene Tan, studente di EF Academy Torbay al secondo anno IB dalla Malesia.

 

(Nota dell’editore: questo articolo contiene argomenti sensibili riguardo malattie mentali e perdita della fiducia. Per favore, se ti senti perduto e senza speranza chiedi aiuto. Sii forte.)