GO Blog | EF Blog Italia
Le ultime notizie su viaggi, lingue e cultura da EF Education First
MenuCatalogo Gratis

10 ERRORI COMUNI IN INGLESE SCRITTO

10 ERRORI COMUNI IN INGLESE SCRITTO

Bel tipetto dispettoso questo inglese! Proprio quando pensavate di aver capito tutto, ecco che decide di infrangere una regola di ortografia o vi regala una serie di pronunce diverse per la sillaba “-ough”. Cari lettori, in un precedente articolo avevamo fatto un po’ di riscaldamento con 10 parole insidiose, ma era solo l’inizio: preparatevi ad entrare nella squadra speciale “Spelling e Grammatica inglese” per la tutela di queste 10 parole, spesso abusate e confuse che rappresentano alcuni errori comuni in inglese.

1. MISSPELL (cioè “sbagliare l’ortografia di una parola”)

Ironia della sorte! Come è possibile che una parola relativa agli errori di spelling sia così difficile da scrivere correttamente? È vero, la nostra prima parola sembra un po’ troppo carica con le sue doppie S e doppie L. Per essere certi di non sbagliare, più ricordatevi della signorina Pell, “Miss Pell”, che mai “misspells” (cioè non “sbaglia a scrivere”).

2. ITS VS IT’S

Queste due parole portano alla disperazione molti di noi. Come sappiamo, it’s è la forma contratta di it is, cioè la coniugazione del verbo essere alla terza persona singolare, mentre its è l’aggettivo possessivo in forma neutra, che in italiano si traduce con “suo”. Siete tentati di aggiungere un apostrofo in mezzo? Come prima cosa verificate se potete sostituire la parola con his o hers, cioè le forme maschile e femminile del possessivo (“suo/sua”). Se lo potete fare, allora usate its!

3. A LOT VS ALLOT

Che differenza fa uno spazio! A lot indica una quantità e può essere usato come rafforzativo, sia di parole countable, cioè con una forma plurale (come “people”, “chairs” o “cups of coffee”), sia uncountable, cioè che non hanno una forma plurale (come “water”, “rice”, “money”, o “hair”). Ad esempio: I have a lot of time (“Ho molto tempo a diposizione”). He’s got a lot of books (“Ha molti libri”). How much do we have? A lot (“Quanto ne abbiamo? Molto”). Allot, invece, è un verbo regolare e significa “distribuire”, “assegnare”. Ad esempio: I allotted everyone 30 minutes to speak (“ho assegnato a ciascuno 30 minuti per parlare”). All the students were allotted a study area (“A tutti gli studenti fu assegnata un’area studio”). E per alzare la posta: He allotted everyone a lot of time (“Assegnò a ciascuno molto tempo”)..

4. PIECE VS PEACE

Ora, un’altra cosa che si può distribuire (“allot”) e che le persone sono felici di ricevere è il dessert, il che ci porta alla prossima coppia di parole. Per fortuna, questo caso è semplice come mangiare una torta: la prossima volta che sarete indecisi tra piece (cioè “pezzo”, “fetta”) e peace (“pace”), ricordatevi di pensare ad una fetta di torta, cioè ad un “piece of pie” (che riporterà “peace”, cioè l’armonia).

5. ADVICE VS ADVISE

Advice, che si pronuncia con una s sonora nell’ultima sillaba, è un consiglio in merito ad un’azione da intraprendere (My friend gave me some really great advice, “Il mio amico mi ha dato un ottimo consiglio). Advise, che si pronuncia con una z sibilante nell’ultima sillaba, significa suggerire cosa fare, o dare un consiglio (He advised me to exercise first thing in the morning, “Mi ha consigliato di fare esercizio come prima cosa la mattina”). Wow! Ma ora come si fa a distinguerli? Non dimenticate mai che advice è un sostantivo, come ice (“ghiaccio”), mentre advise è un verbo, proprio come is (“è”).

6. LOSE (“Perdere”) VS LOOSE (“Largo”, “Allentato”)

Quando la vostra squadra perde una partita, si usa “lose” o “loose”? E quando avete perso 10 kg, i vostri pantaloni erano “lose” o “loose”? Ha importanza? Beh, sì, quella “o” dall’aria così innocente fa un’enorme differenza. Immaginate che entrambe le parole all’inizio fossero uguali, ma che poi ad un certo punto lose (che significa “perdere”) abbia perso una o. (Forse perché c’era un “moose on the loose”, cioè un alce in libertà?).

7. DIARRHOEA

Wow, il solo provare a scrivere questa parola può mettere a disagio. Sarà anche una parola che non si usa tutti i giorni, ma è utile saperlo ed ecco un modo facile (ed un’infelice immagine mentale) per ricordarlo: dash in a real real hurry, or else accident! cioè “fareste meglio a correre, per evitare un incidente!” (Se volete risparmiare del tempo a causa del richiamo della natura, potete usare la versione americana: diarrhea.)

8. DISINTERESTED VS UNINTERESTED

Altre due parole che si confondono facilmente. Una persona uninterested non è interessata a qualcosa (“Indifferente”), mentre una persona disinterested non prende posizione in una lite, idealmente come un buon giudice (“disinteressato” o “imparziale”)! Come ricordare la differenza? Pensate ad un avvocato che mette in guardia il suo cliente prima di andare in aula: “Don’t disrespect the judge. She’s disinterested.”(“Non mancare di rispetto al giudice, è imparziale”).

9. “-IE” O “-EI” NELLO SPELLING

Agli studenti si diceva: “La i va sempre prima della e, tranne dopo la c”. Abbastanza semplice, no? Non esattamente. Purtroppo, troppe parole non seguono la regola. Quindi ora la filastrocca da ricordare è “La i va sempre prima della e, tranne dopo la c o quando si legge a, come in neighbor o in weigh (e anche weird, cioè “strano”, il che è davvero strano!)”. E con questo abbiamo coperto tutte le sfuggenti eccezioni!

10. EVERY DAY VS EVERYDAY

Everyday è un aggettivo che significa “ordinario/normale” o “non eccezionale”. (Ad esempio Everyday people don’t dress head to toe in Gucci cioè “Le persone ordinarie vestono Gucci da capo a piedi.”) Every day si riferisce a qualcosa che capita ogni giorno. (I drink three strong coffees every day, cioè “bevo tre caffè forti ogni giorno”). Per aggiungere confusione, ci sono cose ordinarie (“everyday things”) e cose quotidiane (“every day things”). Vi è già venuto il mal di testa? Non è il caso, c’è un modo semplice per distinguerli: se each day (ogni giorno) suona bene nella frase, allora si tratta di un every day!

Vuoi perfezionare il tuo inglese? Studia all'estero con EFMaggiori informazioni
Ricevi le ultime notizie su viaggi, lingue e cultura nella newsletter GOIscriviti