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Superare i confini grazie alla fiera delle culture

Superare i confini grazie alla fiera delle culture

Cosa sarebbe una scuola internazionale se non riconoscesse l’importanza delle diverse culture al suo interno rappresentate? Io, Adell Gadzey, vorrei parlare della Fiera delle Culture e di cosa significhi per EF Academy, insieme alla mia amica Beryl Kem, che ci racconterà invece i retroscena del suo paese. Per definizione EF Academy è una scuola internazionale. Venerdì 20 aprile, EF Academy New York ha ospitato la sua annuale Fiera delle Culture. In questo evento tutti gli studenti della stessa nazionalità si riuniscono in gruppi per creare bellissime presentazioni sul loro paese d’origine. Ogni gruppo crea una propria esposizione nei corridoi e nelle aule, studenti e visitatori possono assaggiare cibi tipici e raccogliere informazioni sulle diverse nazioni. Ogni paese si è espresso a modo suo attraverso la propria lingua, giochi e tipica. Abbiamo avuto più di 20 nazioni quest’anno il che ha reso l’evento ancora più interessante. Paesi come Turchia, Vietnam, Ghana, Norvegia e India erano presenti. L’Italia aveva un moto nella propria aula, il Brasile ha messo una piscina. Ogni paese aveva almeno un oggetto che lo contraddistingueva.

Io, Beryl Kem, ero tra i tanti che rappresentavano il Camerun e la Nigeria. Abbiamo esposto gli abiti tipici nigeriani e camerunensi, maschere indigene e tessuti africani. Abbiamo cercato di riprodurre un pavimento tipico delle nostre case, sistemando alcune ciotole di legno per farlo assomigliare un pò alle nostre cucine. Le scope tipiche, fatte a mano intrecciando graminacee e foglie di palma, erano sparse sul pavimento. Però la parte migliore del nostro stand è stato sicuramente il mix di musica camerunense e nigeriana.

Come hanno fatto gli altri paesi, abbiamo illustrato ai nostri visitatori i vari aspetti della nostra cultura. A chi voleva, assegnavamo nomi tipici delle nostre culture e abbiamo insegnato alcuni passi di danze moderne e di balli tradizionali nigeriani e camerunensi. Ogni ospite si è fatto dipingere il viso con dei pallini bianchi che seguivano la forma delle loro sopracciglia, e alcuni avevano puntini che andavano giù per tutto il viso e ai lati.  Questi disegni erano un’imitazione di quelli che vengono fatti nei nostri paesi per abbellirci il viso. Solitamente sono fatti sul viso delle spose e delle sue damigelle. Oltre a questo abbiamo ordinato del cibo nigeriano (molto simile a quello camerunense) per farlo assaggiare a tutti.

Molti degli altri studenti hanno rappresentato le loro culture attraverso gli abiti tradizionali. Camerun e Nigeria si distinguono molto per l’abbigliamento, noi ci siamo messi i dashiki, abiti da cerimonia nigeriani, e alcune delle ragazze si sono legate in vita stoffe africane con sopra una semplice maglietta a tinta unita. Camerun e Nigeria a loro volta hanno diverse culture al loro interno e volevamo essere certi di rappresentarle tutte nel migliore dei modi.

È stato emozionante poter spiegare approfonditamente la nostra cultura agli altri. La Fiera delle Culture è stato uno dei miei momenti preferiti ad EF Academy New York, perché anche se ero a migliaia di chilometri da casa, mi sono sentita proprio come se fossi in Camerun e in Nigeria. Non vedo l’ora di rifarlo l’anno prossimo.

Grazie a tutte queste esperienze, abbiamo capito quanto sia bella ed emozionante questa fiera. Ogni anno questo evento è sempre più grande e più interessante. È sempre fantastico imparare qualcosa sulle altre culture, ti aiuta a diventare persone con una mentalità più aperta. Essere aperti e consapevoli delle altre culture è uno dei tratti che accumuna tutti gli studenti di EF Academy ed è quello che ci rende una famiglia.

Scritto da Beryl Kem-Bumbara e Adell Gadzey, studentesse del 1° anno di IB Diploma a EF Academy New York