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Cosa ci insegnano The Bear ed Emily in Paris sul lavorare all’estero

Cosa ci insegnano The Bear ed Emily in Paris sul lavorare all’estero

Negli ultimi mesi, due serie molto diverse tra loro hanno catturato l’attenzione di tanti giovani spettatori: The Bear, ambientata tra i fornelli di una cucina caotica di Chicago, ed Emily in Paris, con la sua protagonista americana alle prese con una nuova vita lavorativa nella capitale francese. Ma oltre a intrattenerci, queste serie raccontano anche due lati molto reali del lavorare all’estero: la sfida e la scoperta.

Vediamo cosa possiamo imparare da The Bear ed Emily in Paris su cosa significhi davvero iniziare una carriera internazionale e come prepararsi al meglio.

1. Il cambiamento fa paura… ma serve

In The Bear, il protagonista Carmy lascia il mondo della ristorazione stellata per tornare a gestire la paninoteca di famiglia. Il cambiamento è drastico, ma lo porta a scoprire nuove competenze e a mettersi alla prova. Allo stesso modo, trasferirsi all’estero per studio o lavoro può sembrare spaventoso all’inizio: nuove regole, nuove abitudini, nuovi linguaggi. Ma è proprio questo a renderci più forti.

Soft skill come flessibilità, problem solving e gestione dello stress sono fondamentali quando si vive (e lavora) in un altro Paese – e si sviluppano più facilmente sul campo.

2. La lingua è la chiave di tutto

In Emily in Paris, uno dei problemi principali di Emily è che… non parla francese! E questo le crea non pochi ostacoli sia nella vita quotidiana che sul lavoro. Capire e parlare la lingua locale è uno dei primi passi per integrarsi davvero in un nuovo ambiente.

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3. Ogni cultura ha il suo modo di lavorare

Emily si scontra spesso con il diverso approccio francese al lavoro: orari flessibili, pause pranzo più lunghe, un’attenzione particolare all’equilibrio tra vita e lavoro. Anche Carmy si confronta con un team difficile da gestire, ognuno con la sua personalità e le sue abitudini.

Conoscere la cultura del Paese in cui si lavora è fondamentale. Non basta tradurre un’email: bisogna anche capire i codici impliciti, i tempi, il tono, le aspettative.

4. Anche gli errori insegnano qualcosa

Sia Emily che Carmy fanno errori – e anche parecchi. Ma è così che crescono. Nessuno inizia una carriera internazionale senza inciampi, ma l’importante è imparare e non smettere di mettersi in gioco.

Proprio come loro, anche tu puoi costruire la tua storia all’estero. Con il giusto supporto, imparare una lingua e vivere nuove esperienze diventa più semplice (e meno stressante).

Lavorare all’estero: da dove iniziare?

Se sogni un futuro internazionale, ecco alcuni passi utili:

  • Impara o migliora una lingua straniera / L’inglese è la base, ma anche spagnolo, tedesco o francese aprono molte porte.

  • Fai un’esperienza all’estero già durante gli studi / Un viaggio studio o un corso di lingua all’estero è il modo migliore per iniziare.

  • Esci dalla tua comfort zone / Proprio come i protagonisti delle tue serie preferite.

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