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Italia: fanalino di coda dell’Europa

Italia: fanalino di coda dell’Europa

Oltre un miliardo di persone parlano inglese come prima o seconda lingua e molte altre centinaia di milioni come terza o quarta. Per le imprese in espansione, i giovani laureati, gli scienziati, i ricercatori e i turisti di tutto il mondo, il livello di conoscenza dell’inglese allarga gli orizzonti, riduce le barriere e accelera lo scambio di informazioni. Nella edizione 2021 dell’Indice di Conoscenza della Lingua Inglese EF EPI, il più ampio rapporto internazionale sulla padronanza dell’inglese fra gli adulti nel mondo, i dati che emergono sul Bel Paese sono allarmanti: l’Italia incassa infatti un’altra sconfitta contro Francia e Spagna.

La situazione in Europa

In Europa si registra il livello di conoscenza dell’inglese di gran lunga più alto rispetto a qualsiasi altra regione e la comunicazione rapida e semplice rafforza i legami tra europei, allo stesso modo degli scambi studenteschi, dei viaggi e della mobilità dei lavoratori.

I Paesi con il livello più alto di conoscenza dell’inglese in Europa si trovano in Scandinavia, ma il numero di Paesi con una conoscenza elevata in tutta la regione è cresciuto ogni anno dal 2017. Delle quattro maggiori economie dell’eurozona, soltanto in Germania si parla bene l’inglese. Francia, Spagna e Italia sono in ritardo rispetto a quasi tutti gli altri stati membri.

Inoltre nel mondo, gli adulti sopra i 30 anni sono migliorati in modo significativo rispetto all’anno scorso e i quarantenni per la prima volta raggiungono il livello di competenza medio. E, per la prima volta, gli uomini superano le donne nella padronanza dell’inglese.

Non tutti però riescono a tenere il passo

I livelli di conoscenza dell’inglese stanno aumentando nell’Unione Europea, con un numero mai visto prima di Paesi posizionati nel livello di conoscenza Alto: i punteggi ottenuti dalla Francia sono migliorati negli ultimi anni, ma Spagna e Italia sono ancora indietro rispetto al resto dell’UE.

In Italia, due dati che confermano questo scenario e dovrebbero far riflettere sono: la variazione del punteggio EF EPI rispetto allo scorso anno di 12 punti e la diffusione di Internet che raggiunge solo il 74,4% della popolazione.

Il Bel Paese fa fatica a crescere

L’Italia si classifica al 35° posto nella classifica mondiale, con un punteggio EF EPI 535, segnalando un peggioramento a livello nazionale che fa perdere al nostro Paese 5 posizioni rispetto al 2020.

Nel nostro amato stivale inoltre, quest’anno nessuna regione ha raggiunto un alto livello di conoscenza della lingua inglese, a differenza del 2018 quando Lombardia, Emilia Romagna, Friulia Venezia Giulia e Veneto rientravano nella fascia di livello superiore. Questo livello di competenza, indica che in media gli italiani che parlano l’inglese sono in grado di partecipare a meeting, comprendere le parole delle canzoni e scrivere email professionali su argomenti di uso comune.

Nonostante questo però, il nostro livello di conoscenza della lingua inglese è ancora troppo basso per affrontare interazioni efficienti e potrebbe essere un ostacolo all’espansione di business e collaborazioni internazionali, rallentando così la crescita totale del nostro Paese.

Come migliorare nel futuro?

Ci sono molte iniziative che l’Italia potrebbe mettere in atto per migliorare e piazzarsi più in alto nella classifica dei Paesi che possiedono una miglior conoscenza e competenza della lingua inglese. È fondamentale però che ognuno di noi si prenda la responsabilità di cambiare il proprio atteggiamento nei confronti dell’apprendimento di una lingua straniera, contribuendo così anche al generale miglioramento del Paese.

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